C.I.: Esenzione Ticket Sanitario

CISTITE INTERSTIZIALE: ESENZIONE TICKET SANITARIO ==> Milano

La procedura apparentemente sembra semplice, forse anche troppo, ma ci sono un sacco di intoppi e insidie sul cammino.

  1. Lo specialista accreditato (nel mio caso l’urologo) definisce la diagnosi
  2. Lo specialista deve compilare i due moduli: “scheda per la prescrizione dei farmaci” e la “certificazione di diagnosi di malattia rara ai fini del riconoscimento del diritto all’esenzione“.
  3. Si deve andare all’ASL di zona e portare il modulo “certificazione di diagnosi di malattia rara ai fini del riconoscimento del diritto all’esenzione”. Alla consegna del modulo viene rilasciata una cartellina rosa che si chiama” ATTESTATO DI ESENZIONE DAL PAGAMENTO DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA” che bisogna sempre avere con sè.
  4. Consegnare la “scheda di prescrizione dei farmaci”. Nella mia ASL basta infilare il modulo in una cassettina della posta adibita a questo scopo.
  5. Andare dal medico generico con fotocopia della documentazione e farsi fare la prescrizione con il codice di esenzione malattia rara RJ0030.
  6. Poi si va in farmacia con la ricetta del medico e si richiedono i farmaci

Apparentemente è semplice, ma poi ……

Inizialmente il medico generico si è rifiutato di farmi la ricetta per i farmaci che non sono in fascia A, per esempio il fibrase o il galenico. Ho dovuto lottare un pò, poi si è informato e sul sito dell’Istituto Mario Negri alla voce Cistite Interstiziale, c’è scritto che anche alcuni farmaci in fascia C sono esenti.

Poi c’è la farmacia, che anche se si ha la ricetta rosa, deve chiedere (non ho capito bene a chi), se i medicinali gli vengono rimborsati.  Alla fine sia il Fibrase che il Galenico me li hanno dati senza problemi.

I problemi sono nati quest’anno perchè la farmacia si è rifiutata di darmi in esenzione il Normast e anche il Nova Q (sostituto galenico).

Mi hanno suggerito di andare direttamente all’ASL, cosa che ho fatto.  Un medico gentile mi ha spiegato che con i tagli alla spesa sanitaria, possono passare solo i farmaci che sono considerati “salvavita/indispensabili”.

Gli integratori alimentari o alimenti dietetici destinati a fini medici speciali, non lo sono e quindi non vengono autorizzati (almeno dalla mia ASL).  Pazienza. Per ora non li prendo.

Mi sa che non potendo più prendere il Fibrase, magari un ciclo con il Normast proverò a farlo. (il Normast non sostituisce il Fibrase, ma dovrebbe avere un’azione antinfiammatoria)

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2 Risposte a “C.I.: Esenzione Ticket Sanitario”

  1. È assurdo che le cure dobbiamo pagarle tutte. Io ho fatto l’uracyst (instillazzione) ben 16flaconi e pagati da me e in più i primi mi avevano tolto completamente il disturbo, ma a distanza di tre mesi si è ripresentato il problema e ora non mi hanno fatto più nulla. Sono in attesa x fare instillazzioni botuliniche ora non mi fido più di nulla non vedo soluzione definitiva. Spero con questa nuova cura, ma ho poca fiducia e vivere cosi a 67anni è tremendo non ce la faccio più. Bisogna battersi perché queste cure siano a carico del servizio sanitario, sono cure carissime e una malattia invalidante facciamo dei pullman e andiamo a Roma a far sentire la nostra voce e disagio, questa non è vita in questo stato. Possibile non ci sia nulla che porti alla normalita a me è stata causata da bustine che assumevo con un litro e mezzo di acqua x un mese x disperdere un piccolo calcolo al rene che però non mi dava fastidio. Dopo la cura ho iniziato ad avere le urgenze nella minzione e la mia vescica era diventata una palla di fuoco. Sparito il calcolo ma rovinata la vescica sono a terra.

    1. Cara Rosanna sono molto dispiaciuta per la tua situazione e per questo momento molto difficile. Sai hai ragione su tante cose. Hai ragione perchè non dovremmo pagare noi cure così care se la situazione è molto invalidante e forse bisognerebbe avere il coraggio e farsi sentire. Sono perplessa sulle bustine che ti hanno causato l’infiammazione alla vescica, se hai voglia facci sapere il nome, potrebbe servire ad altre persone.
      Ti sono vicina e spero tanto che tu riesca a trovare una cura che ti aiuti.

      Sonia

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