FILM: BROKEN CITY (2013) – GENERE NOIR
Regista: Allen Hughes (regista del film Codice Genesi del 2009 con Denzel Washington firmato insieme al fratello Alfred)
Attori principali: Mark Wahlbert, Russel Crowe, Catherine Zeta-Jones, Kile Chandler, Jeffrey Wright, Barry Peper. Un cast di tutto rispetto.
Innanzitutto ho cercato di capire cosa significasse esattamente genere noir e avrei trovato la seguente definizione:
Il genere noir (per i libri romanzo nero dal francese roman noir) è un poliziesco/giallo, ma leggermente differente da quello classico. La differenza sta soprattutto nel finale: nel poliziesco classico è consolatorio, la soluzione del giallo riporta allo statu quo, al ristabilimento dell’ordine, nel noir invece il finale è poco consolatorio, a volte capita addirittura che non esista un finale o che non ci sia soluzione al film.
Questo film parla essenzialmente di giustizia, sia mossa dalla disperazione che dalla sete di potere e di denaro. Nella prima ipotesi, la disperazione, c’è clemenza e quasi assoluzione, mentre nell’altro caso la condanna è inequivocabile.
La locandina recita: “Un delitto senza colpevoli, una città senza innocenti”, molto di impatto, ma poco veritiero.
Un film pieno di luoghi comuni: poliziotto alcolizzato, politici corrotti, sete di potere e denaro, cinismo, tradimento, inganno, omosessualità, redenzione, insomma una trama per niente originale. La sceneggiatura risulta spesso noiosa, scontata, ingarbugliata e artificiosa, non lasciando spazio alla suspance.
Commento molto femminile: ma c’era bisogno di conciare il quel modo Russel Crowe ? Colore dei capelli e pettinatura terribile (untuosa, posticcia), trucco esagerato. Va bene che fa la parte del politico viscido e corrotto, ma l’esasperazione sproporzionata del personaggio non paga, irrita.
GIUDIZIO: LASCIATE PERDERE
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