FILM: EDUCAZIONE SIBERIANA – 2013
Regista: Gabriele Salvatores (citerò 2 dei suoi film indimenticabili, dei veri capolavori: Marrakech Express (1989) e Mediterraneo (1991))
Attori: John Malkovich (mitico), Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, Jonas Trukanas, Vitalji Porsnev, Peter Stormare, Eleanor Tomlinson.
Questo film è ispirato liberamente all’omonimo romanzo di Nicolai Lilin, primo romanzo di questo scrittore russo, che racconta la sua infanzia e adolescenza all’interno di una comunità di “Criminali Onesti” siberiani (come osano definirsi).
“Un uomo non può possedere più di quello che il suo cuore può amare”
Malkovich è strepitoso.
Gli altri attori principali, tutti giovani e sconosciuti, fanno del loro meglio e secondo me ci riescono abbastanza bene, anche se non sono da oscar.
E’ una storia molto particolare, direi anche difficile da seguire in alcuni passaggi e piuttosto complessa, ma risulta abbastanza gradevole e rigorosa. I luoghi non sono certo quelli gradevoli e caldi di Meditteraneo, ma si parla di ambientazioni e popoli a noi quasi sconosciuti (la Russia, la Siberia). Il regista racconta l’onore, le regole, la dignità, ma anche l’amore, la fratellanza e l’amicizia di questo nucleo di persone.
La dignità se si perde non si può riavere.
Il film è molto ben fatto, soprattutto dal punto di vista della fotografia e può affascinare (sempre se piace il genere) anche se non convince fino in fondo.
Il finale è prevedibile e banale, ma soprattutto frettoloso, peccato!.
Rimane comunque un film intrigante che avrebbe meritato forse maggiore coraggio e sfrontatezza nel raccontare alcuni eventi da parte del regista e dello sceneggiatore.
A mio avviso non raggiunge la piacevolezza di altri film di Salvatores, soprattutto dal punto di vista emotivo/emozionale.
GIUDIZIO: si può vedere.
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