TENS: PRIMI APPROCCI ALLA TERAPIA TENS CON SONDA VAGINALE
Se avete letto qualcuno dei miei articoli riguardo la cistite interstiziale saprete che il mio calvario è iniziato con stimoli frequenti, dolore pelvico “insopportabile” e poi anche bruciori e fastidi vaginali.
Mentre ancora brancolavo nel “buio terapeutico”, nel senso che visitavo medici di ogni specializzazione pur di scoprire una terapia che mi desse un minimo di sollievo dal dolore cronico, mi imbattei in un medico gastroenterologo facente parte di un’equipe innovativa specializzata nell’affrontare a 360° i problemi del pavimento pelvico. Questo dottore, molto gentile, mi propose una terapia a base di tens con sonda vaginale per diminuire i dolori e anche lo stimolo.
Lui sosteneva che era una terapia poco invasiva e soprattutto non farmacologica (all’epoca ero imbottita di farmaci di ogni genere pur di gestire i sintomi della malattia).
Ammetto che essendo disperata avrei provato qualsiasi cosa, ma devo dire che la terapia proposta aveva senso e quindi decisi di provare.
Provai la terapia delle tens con sonda vaginale per circa 6-8 volte, ogni due / tre giorni. Visto che mi sembrava di provare un certo sollievo, lui mi consigliò di comprarmi un apparecchio mio completo di sonda e di farmele a casa da sola per 2 motivi:
- il costo abbordabile dell’apparecchiatura e invece il costo piuttosto consistente delle sedute fatte privatamente (non con lui che me le fece quasi gratuitamente)
- la comodità di farsele da sola a casa quando si voleva
Descriverò più avanti, in altri articoli cosa comporta la terapia e come si procede.
Decisi di comprare un’apparecchio e la sonda vaginale. L’apparecchio che scelsi, viene fornito con 11 programmi già preinseriti e testati che servono soprattutto per l’incontinenza e il dolore pelvico. Ci sono programmi per lo stimolo frequente, antalgico (che attenua il dolore), stimolazione o rilassamento del pavimento pelvico, incontineza da sforzo ecc. Io scelsi, sotto suggerimento del medico, di fare il programma antalgico che dura 20 minuti e il programma rilassamento pelvico che dura altri 20 minuti.
Ho usato l’apparecchio per un annetto circa in maniera discontinua.
In ogni modo notai che i muscoli del pavimento pelvico, zona bassa vaginale, sempre tesi e contratti si stavano piano piano rilassando e che il dolore diminuiva. Insomma la stimolazione per aiutare le fibre nervose e muscolari sofferenti, stava funzionando. Ci vuole pazienza, dedizione e tempo perchè alcune terapie diano effetto.
Purtroppo però non diminuivano le situazioni di arrossamento vulvare, bruciore e anche gli attacchi di candida ricorrenti.
Dovevo passare ad un livello successivo e trovare uno specialista che si occupasse di vulvodinia e così incominciai la ricerca.
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Leggete anche:
Io ho sollievo con le gocce del dott. Reckeweg R18 (Cistifilin ) e camomilla al posto dell aqua in giornata. Sto meglio.
Spero di essere utile a qualcuna di voi. Auguri
Cara Isabella pubblico il tuo suggerimento perchè può essere utile anche se sono suggerisco che prima di prendere qualsiasi medicinale, anche se omeopatico è sempre meglio chiedere al proprio medico. Anche io come te spesso bevo camomilla o anche infusi di malva